martedì 19 dicembre 2017

LA PAURA NEI BAMBINI






La paura è un’emozione comune a tutti gli esseri umani, compresi i bambini.

Per questo i genitori non dovrebbero allarmarsi davanti una prima manifestazione di paura del proprio figlio (ad esempio , il pianto nel primo giorno di scuola), considerando anche che, per i più piccoli, ogni esperienza è nuova e misteriosa.

Qualora invece le manifestazioni di spavento o di ansia dovessero ripetersi continuamente davanti al medesimo stimolo allora, con molta probabilità, si è davanti alla strutturazione di una vera e propria problematica (fobia).

Alcuni bambini, per componenti innate, possono apparire “più coraggiosi” di altri, e non è necessariamente vero che le paure dei genitori si trasmettono inevitabilmente al figlio.


Il modello Strategico ha piuttosto individuato, anche nei piccoli come negli adulti, il meccanismo per cui sarebbero le tentate soluzioni messe in atto per cercare di superare la paura a  far sì che questa si strutturi e si alimenti.

Anche nel bambino troviamo quindi:

  • -          L’evitamento: nel nostro esempio il bambino, con il pianto o i capricci, ottiene di rimanere a casa da scuola

  • -          Richiesta di aiuto e rassicurazione: il bambino non affronta l’ostacolo da solo o necessita di continue rassicurazioni.


Anche i genitori metteranno a loro volta in atto delle tentate soluzioni che risulteranno ben presto non funzionanti:

  • -          Tentativo di rassicurazione: il bambino aumenta il pianto o i capricci oppure si tranquillizza per poco

  • -          Cercare di minimizzare: in questo caso può accadere che il bambino non si senta capito

  • -          Assecondare il comportamento del figlio: cedere ai suoi piccoli “ricatti”

  • -          Accompagnarlo o fare al posto suo: inviando così il messaggio che da “solo non è in grado di farcela”.


Una domanda che può fare da guida ai genitori è se ciò che stanno facendo permette al figlio di diventare sempre più coraggioso o se la paura rimane.

Nel caso la paura persista, occorre cambiare strategia

Con l’aiuto di un professionista, i genitori possono costruire strategie nuove e creative per fare in modo che il bambino affronti da solo i suoi timori , con i genitori che “gli guardano le spalle” per trasmettere un senso di sicurezza senza cadere nell’aiuto che danneggia.


Dr.sa Sabrina Trojani
www.studiopsicologiaverona.it


Libri consigliati:
Genitori in Pratica, R.Milanese, L.Pettenò
Edizioni Erickson,2014 


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