martedì 19 luglio 2016

Un caso “divertente” di approccio orientato alla soluzione - 1


Considerate quanto sia importante la sicurezza negli impianti chimici. 

Sappiamo tutti che, per legge, negli stabilimenti di questo tipo la ditta deve fornire attrezzature di sicurezza ai lavoratori, tra cui occhiali protettivi. 

Non sempre però vengono indossati. Sprezzo del pericolo e delle regole? Forse. 
Più in generale però capita che il passare del tempo e la maggior dimestichezza nel lavoro porti l’operaio a sottovalutare i rischi. 

Un giorno, in uno stabilimento chimico italiano qualcuno si chiese “Quando si verificherà che gli operai utlizzeranno gli occhiali protettivi, magari anche se non strettamente necessario alla vita del soggetto?” 
Risposta: quando l’occhiale sarà cool e di moda. Siamo italiani!!

Così l’azienda fece produrre occhiali di sicurezza con lenti a specchio. 
Risultato: i lavoratori iniziarono ad utilizzarli, anche al di fuori delle aree a rischio.

Cambiare il design ha portato ad un cambiamento di comportamento.


Dott.ssa Sabrina Trojani
www.studiopsicologiaverona.it


Tratto dal libro: “Punta alla soluzione” di Paul Z.Jacson e Mark McKergow

lunedì 4 luglio 2016


LIBERARSI IN TEMPI RAPIDI 
DALLA TRAPPOLA DEL PANICO






E' uscito l'ultimo libro del professor Giorgio Nardone, maestro di chi come me segue il modello di psicologia strategica breve.

Il termine "breve" associato ad un percorso di psicologia e psicoterapia lascia a volte perplessi, non solo il potenziale paziente, ma anche gli esperti del settore. Credo che in questo libro vi sia la dimostrazione che la brevità e l'efficacia sono possibili. Ancora di più lo dimostrano i numerosi casi che ogni giorno vengono trattati con successo dai terapeuti formati dal Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo.

Chi soffre del disturbo di attacchi di panico conosce alla perfezione quelle sensazioni che proprio il termine PANICO può spiegare bene; esso e nient'altro.

Pochi forse sanno che tale disturbo non si caratterizza solo per gli attacchi veri e propri; vivere anche solo nella paura che un attacco si presenti, senza sperimentarlo mai o sperimentandolo solo una volta, è anch'esso invalidante. La paura ci blocca, ci impedisce di fare quello che vorremmo, a volte ci intrappola in casa.

Uscirne è possibile, l'unico passo di coraggio che la persona deve fare è affidarsi ad uno psicologo o psicoterapeuta.

Dott.ssa Sabrina Trojani

www.studiopsicologiaverona.it