lunedì 22 maggio 2017

L'INEFFICACIA DELLE TECNICHE DI RILASSAMENTO




Molti pazienti che soffrono di disturbi d’ansia e attacchi di panico mi chiedono di insegnare loro delle tecniche di rilassamento efficaci, alle quali ricorrere in caso di emergenza.

In realtà molti di loro già conoscono e hanno provato ad applicare svariati tipi di rilassamento, ma il risultato sembra essere quasi sempre lo stesso. Risultano inefficaci o non applicabili.

Quello che pochi sanno è che le tecniche di rilassamento funzionano quando già siamo rilassati. Può sembrare un paradosso, e anzi per alcuni versi lo è, ma è proprio il nostro corpo a funzionare così. 

Purtroppo le persone credono che sia un errore tutto loro, che loro non siano in grado di applicare bene e con costanza queste tecniche, ma più ci provano e meno ci riescono , aumentando quindi la frustrazione.

Se ci pensiamo bene , per poter chiedere alla nostra mente di entrare in una sorta di fase meditativa, o per chiedere al nostro corpo di abbassare la frequenza di alcuni sintomi e rilassare la muscolatura, abbiamo bisogno di un determinato contesto (rilassante appunto), di silenzio, di pochi o nulli stimoli intorno a noi.

Eseguite nelle condizioni giuste, le tecniche di rilassamento apportano validi benefici durante la giornata.

Ma in caso di ansia o di panico il tentativo di calmare i nostri sintomi è controproducente; occorre quindi ricorrere a strategie contrarie, paradossali appunto.

E’ ciò che sta alla base del lavoro psicologico di stampo strategico. Breve ed efficace.

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