venerdì 7 ottobre 2016

QUANDO UN AMORE FINISCE




 L'amore puro è quello non corrisposto 
 A.Morandotti



La fine di una storia d’amore è paragonabile ad un lutto.

Al pari del lutto infatti ci troviamo a fare i conti con l’assenza dell’altro e di tutto quello che condividevamo con lui.

Come nel lutto quindi la persona attraversa delle fasi considerate, dal punto di vista psicologico , assolutamente fisiologiche e normali: vi è quindi un primo momento di


  • negazione, durante il quale non abbiamo ancora piena consapevolezza di quello che è successo. Lo neghiamo a noi stessi e, a volte, mettiamo in atto delle azioni per riconquistare l’altro.



  • Se la riconquista non va a buon fine possiamo andare incontro a rabbia, verso l’altro ma anche verso noi stessi per non essere stati capaci di “tenerselo/a stretto/a”;




  • la disperazione è un altro stato che attraversiamo. Qui la dura realtà delle cose arriva come un fiume in piena alla coscienza e ci travolge con violenza; ci sentiamo senza via di uscita e guardare il futuro in questo momento diventa veramente impossibile.



Non esistono pozioni magiche per risparmiarsi questo dolore.Nessuno può soffrire al posto nostro.


Ci vuole abbastanza coraggio per lasciarsi andare alla negazione prima e alla rabbia e/o disperazione poi; se crediamo di non riuscire a farcela da soli un aiuto psicologico può essere la soluzione giusta.

In ogni caso occorre scendere negli abissi per poter poi risalire.

Lo stadio finale prevede la nostalgia di quella storia, nostalgia che ci culla e che portiamo dolcemente con noi ma che non ci farà più male.


Dott.ssa Sabrina Trojani


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