LA PERDITA DI UNA STORIA D’AMORE
Quando un amore finisce, il dolore che ne consegue non è
solo dato dall'allontanamento di quella persona specifica, ma anche dalla rottura di quella credenza sulla quale
ognuno di noi costruisce la propria storia con il partner.
La vita con l’altra persona viene investita di significati,
di aspettative, illusioni e speranze e, in base a tutto questo, noi ci muoviamo
nel quotidiano; abbiamo tutti in mente il compagno o la compagna IDEALI , così
come la storia d’amore IDEALE.
Ben
presto però, si sa, qualche piccola crepa si insinua dovuta a fraintendimenti,
difetti, difficoltà quotidiane ; oppure la rottura di questo ideale può essere
molto profonda e la coppia si spezza.
In questo caso la persona mette in atto delle tentate
soluzioni che possono rivelarsi
disfunzionali, come spiegano bene le autrici Emanuela Muriana e Tiziana Verbitz
1 :
“Di fronte all’incredulità dell’evento c’è sempre una risposta di attesa che può evolversi nel resistere, aspettando che la situazione si ripristini. Questo, nel lungo periodo, può dar luogo a stati di dipendenza dal partner, che è sempre in up position. Altre volte le persone si arrendono ai fatti ma si vivono come vittime che delegano al partner la propria felicità. Esiti depressivi clinicamente rilevanti”.
Questi tentativi solo apparentemente ci salvano dal superare
una rottura che a tutti gli effetti è paragonabile
ad un lutto; anzi, recenti ricerche mostrano che la chiusura di una
relazione può rivelarsi più dolorosa della morte di una persona cara.
Un percorso psicologico può aiutare la persona che da
passivamente vittima diviene attivamente
pronta ad attraversare il dolore, modificando la propria credenza
originaria quindi accettando una nuova visione della storia d’amore (“Non sei il Principe Azzurro che credevo
fossi, ma possiamo comunque stare bene insieme”2 ) o decidendo di
chiudere la relazione.
Dr.sa Trojani Sabrina
1 Pag. 95, Psicopatologia della vita amorosa
2 idem
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