mercoledì 6 settembre 2017

COSA C’è DIETRO LA DEPRESSIONE?



Considerata dai più una patologia a sé stante, spesso viene curata con farmaci che promettono di risollevare l’umore, dimenticando che “Umore” è un costrutto psicologico e non empirico.

Sicuramente l’intervento farmacologico risulta, in alcuni casi, importante, finanche necessario, ma quasi mai sufficiente. 
L’organismo si ritrova attivo, ma le dimensioni del piacere e del senso della vita risultano, in ogni caso, disperse.

La condizione depressiva viene descritta, nel modello strategico, come il risultato di una credenza che si è rotta, ed è proprio tale credenza che viene indagata (in alcuni casi fin da subito, in altri casi solo in seguito ad un lavoro sui pensieri più negativi). Può trattarsi di una credenza di tipo ossessivo, paranoico, di dipendenza affettiva o altro.

In altre parole si assiste, in caso di depressione, allo sfaldamento di una illusione; la persona, nel ruolo di vittima quindi, si ritrova delusa di sé, degli altri o del mondo. 

Stanare” la vittima permette di recuperare quel senso di efficacia che impedisce alla persona di arrendersi davanti alle difficoltà (e la resa è proprio la disfunzionale tentata soluzione del depresso). E’ un lavoro fatto di adeguate strategie comunicative, di persuasione e confronto ma anche di tecniche cucite spesso ad hoc sulla persona, poiché, come ricorda Neil Postman:

“Le persone che per qualche motivo sono angosciate a volte preferiscono un problema che è loro familiare piuttosto di una soluzione che non lo è per nulla”

Dr.ssa Sabrina Trojani
studiopsicologiaverona.it



Nessun commento:

Posta un commento