sabato 29 ottobre 2016

PARTNER IDEALE O REALE?


La perfezione ha un grave difetto; 
ha la tendenza ad essere noiosa. 
William Somerset Maugham


Solitamente nella prima fase magica dell’innamoramento avviene lidealizzazione del partner

arriviamo quindi a non vederlo sempre per quello che realmente è ma gli attribuiamo qualità e virtù che noi vorremmo nella persona al nostro fianco.


E poiché anche l’altro è innamorato si impegnerà per non deludere le nostre aspettative, rispondendo il più possibile ai nostri desideri.

Questo dà un senso di appagamento e di protezione, resistendo a volte anche oltre le prove che smentiscono tali virtù. 
Ci sentiamo e ci comportiamo come se fossimo al fianco del nostro partner ideale.


Il tempo o un evento particolare però possono rompere tale credenza, costringendo la persona a ricostruire un nuovo equilibrio alla luce delle caratteristiche del compagno/a che da Ideale  diventa Reale.


E’ una fase delicata in cui le capacità comunicative divengono importantissime per lo stabilizzarsi del rapporto: 
spiegare anziché accusare, parlare in prima persona, dare l’esempio anziché pretendere sono solo alcune delle modalità con le quali due persone possono ricostruire un nuovo concetto di coppia alla luce della nuova realtà.

Quando in amore si cerca la perfezione, si trova la solitudine.
-Luca Bianchini-




Dott.ssa Sabrina Trojani

www.studiopsicologiaverona.it

venerdì 7 ottobre 2016

QUANDO UN AMORE FINISCE




 L'amore puro è quello non corrisposto 
 A.Morandotti



La fine di una storia d’amore è paragonabile ad un lutto.

Al pari del lutto infatti ci troviamo a fare i conti con l’assenza dell’altro e di tutto quello che condividevamo con lui.

Come nel lutto quindi la persona attraversa delle fasi considerate, dal punto di vista psicologico , assolutamente fisiologiche e normali: vi è quindi un primo momento di


  • negazione, durante il quale non abbiamo ancora piena consapevolezza di quello che è successo. Lo neghiamo a noi stessi e, a volte, mettiamo in atto delle azioni per riconquistare l’altro.



  • Se la riconquista non va a buon fine possiamo andare incontro a rabbia, verso l’altro ma anche verso noi stessi per non essere stati capaci di “tenerselo/a stretto/a”;




  • la disperazione è un altro stato che attraversiamo. Qui la dura realtà delle cose arriva come un fiume in piena alla coscienza e ci travolge con violenza; ci sentiamo senza via di uscita e guardare il futuro in questo momento diventa veramente impossibile.



Non esistono pozioni magiche per risparmiarsi questo dolore.Nessuno può soffrire al posto nostro.


Ci vuole abbastanza coraggio per lasciarsi andare alla negazione prima e alla rabbia e/o disperazione poi; se crediamo di non riuscire a farcela da soli un aiuto psicologico può essere la soluzione giusta.

In ogni caso occorre scendere negli abissi per poter poi risalire.

Lo stadio finale prevede la nostalgia di quella storia, nostalgia che ci culla e che portiamo dolcemente con noi ma che non ci farà più male.


Dott.ssa Sabrina Trojani