giovedì 16 febbraio 2017

L’ansia di parlare in pubblico



Una forma d’ansia che colpisce molte più persone di quelle che crediamo, anche coloro che pensiamo siano “abituate” è quella che ci colpisce quando dobbiamo parlare davanti ad altre persone.

Nella pratica clinica si incontrano diverse varianti: chi, ad esempio, sente maggior disagio in relazione al numero di ascoltatori e chi invece entra nella fase di panico anche davanti a poche persone.
Anche il fattore pubblico sconosciuto o familiari è una possibile variante. Ciò che non cambia è il come si costruisce il problema (e quindi le possibili soluzioni).

Solitamente, presi dall’ansia, la prima risposta ad essa è il tentativo, quasi sempre infruttuoso, di calmarci: cerchiamo di respirare profondamente, cerchiamo “di non pensarci, cerchiamo infine di controllare la nostra voce mentre parliamo (la propria voce che trema non piace a nessuno).

Nei momenti di picco di ansia però il tentativo di controllo non fa altro che farci perdere il controllo stesso (concetto ben espresso dal professor Giorgio Nardone1) .

Con le tecniche di psicologia strategica la persona viene “addestrata” ad utilizzare tecniche paradossali per la gestione dell’ansia, tecniche che appaiono contro intuitive e che nulla hanno a che fare con il tentativo di auto rilassarsi.

Inoltre, dichiarare alla platea la propria emozione prima di parlare permette di scaricare la tensione più di qualsiasi tecnica distensiva.

La nostra ansia non viene dal pensare al futuro, ma dal volerlo controllare.
Khalil Gibran 

Dr.ssa Sabrina Trojani

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